Oggi Google chiude in Russia, o meglio il colosso di Mountin View sta per chiudere la sua sezione dedicata all’ingegneria. La decisione è stata presa a seguito di una legge restrittiva che chiede alle grandi aziende tecnologiche di mntenere lo storage nei confini nazionali, significa che l’immagazzinamento de dati dei cittanini russi non può avvenire in server esterni e quindi viene richiesta una sorta di creazione di Google nazionale.
La notizia della chiusura di Google in Russia è stata riportata dal Finanzial Times che ha spiegato come con questa mossa si potrebbero verificare la fuga di altri colossi legati al web.
La legge russa sul mantenimento degli storage in loco è arrivata a seguito delle rivelazioni di Edward Snowden sulla sorveglianza internet dall’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, la Nsa. La Russia in questo modo cerca di tutelarsi da intrusioni geopolitiche e anche di proteggere la privacy dei cittadini.
Google non ha commentato al Financial Times la sua decisione di chiudere in Russia, non ha fatto come la chiusura di Google News in Spagna, ha solo rassicurato che per i suoi 100 ingegneri sono pronti nuovi posti e contratti in altri paesi dove saranno ricollocati.
Si tratta di due eventi importanti, che rientrano nel dibattito europeo e nazionale sul controllo delle multinazionali di Internet che nella loro gestione pongono problemi di antiturst, fisco, privacy e diritto all’oblio, alcuni temi riguardano tutti e c’è da ricordare lo scontro tra Microsoft e UE con commissario Mario Monti.
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