In questo nuovo appuntamento con l’ABC del modding, vi mostreremo le potenzialità di ADB, che sicuramente vi torneranno utili se decideste un giorno, di modificare il vostro smartphone. L’acronimo ADB sta per Android Debug Bridge ed è un tool contenuto nell’Android SDK.
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Lo scopo d iquesto piccolo programmino è quello di fornirci un aiuto nel caso in cui il nostro smartphone ci “abbandona” e non ne vuole proprio saperne di accendersi, o se ci troviamo in particolari situazioni da sviluppatore. Per poter usufruire di tutte le funzionalità di ADB è neccessario innanzitutto attivare il Debug USB ovvero uno strumento per lo sviluppo , direttamente dal vostro smartphone ( impostazioni > opzioni sviluppatore > debug usb ). I vari codici contenuti in ADB potranno servirvi per esempio per creare un file log, per scambiare file con il vostro pc o per in riavviare il dispositivo. Ma andiamo con ordine e vediamo come si installa ADB:
- Scaricare Android SDK e installarlo;
- Apriamo la cartella android-sdk ed eseguiamo l’SDK Manager. Bisogna installare i pacchetti Android tool platform e Google USB Driver;
- Dopo aver abilitato il Debug Usb sul vostro dispositivo, collegatelo al vostro PC;
- Il vostro PC inizierà ad installare i driver;
- Se i driver non sono correttamente installati, andate nel pannello di controllo e in gestione dispositivi installateli dalla cartella android-sdk/extra/google/usb-driver;
- Aprite il terminale di windows (prompt dei comandi) e posizionatevi nella cartella platform-tools dove è presente l’eseguibile fastboot.exe.
- Sul terminale di windows date il comando adb devices per vedere se il vostro dispositivo è riconosciuto correttamente dal PC
Bene adesso avrete tutto il neccessario per poter godere delle funzioni di ABD. Ma in cosa consistono? Ecco di seguito un breve elenco dei comandi più utilizzati e senza dubbio più utili:
- adb install nome-app.apk , si utilizza per installare le applicazioni android sul vostro dispositivo se disponete di un file.apk
- adb uninstall nome-app.apk, si utilizza per disinstallare l’app in questione;
- adb push<local> <remote> consente di trasferire un file dal PC ( local ) al vostro dispositivo ( remote ) ;
- adb pull <remote> <local>, fa esattamente il procedimento opposto al precedente comando;
- adb reboot [bootloader|recovery], per riavviare il dispositivo rispettivamente in modalità bootloader o recovery;
- adb logcat -f nome_file_logcat.txt , per acquisire un file di testo con tutte le informazioni relative ad un’applicazione o ad un malfunzionamento.
Insomma ADB si dimostra essere, uno strumento davvero efficace e da tenere sempre alla portata di mano ( e di tastiera! ) in quanto con dei semplici codici inseriti una schermata di diagolo, riusciamo a fare numerose azioni utili per il nostro dispositivo Android.
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