Escono nuovi numeri sul mercato dei tablet, l’indice di crescita mondiale è positivo, 7,2% ma oltre questa soglia non ci saranno incrementi entro la fine del 2014, nemmeno con il periodo natalizaio alle porte. Il 2013 si era chiuso con un +52,5% rispetto a quest’anno, la stima è stata nuovamente riportata dai ricercatori dell’IDC, anche Apple è influenzata dall’indice mondiale di mercato dei tablet, le vendite iPad hanno infatti visto un calo di ben 12,7%. Ad incidere sul rallentamernto è in generale il ciclo di vita dei tablet che non supera i 4 anni, significa che dopo questo periodo vengono subito cambiati e quindi la prossima generazione di tavolette sarà penalizzata perché i consumatori sceglieranno prodotti più longevi, flessibili e comodi nell’utilizzo, la tendenza in crescita sarà quindi tutta rivolta agli ultrabook o alle soluzioni 2 in 1 quindi Computer Tablet e altre tipologie di convertibili.
Le vendite previste saranno di 235,7 milioni di unità, di cui 119,3 milioni nei mercati emergenti (+11,5%) e 116,4 milioni nei mercati maturi (+3,2%). Per il 2018 si attendono vendite pari a 285,9 milioni di unità, con 149,4 milioni nei mercati emergenti e 136,6 milioni nei mercati maturi. A livello di sistema operativo, quest’anno saranno venduti 159 milioni di tablet Android, 64,9 milioni di iPad e 10,9 milioni di dispositivi equipaggiati con Windows.
[amazon-product-search search_index=’Electronics’ keywords=’Microsoft Surface Pro 3′ template=’grid’ fields=’image,title,price,button’ button=’buy-from’ columns=3 item_count=3] Fonte: Assodigitale“Alla nascita di questo mercato ci si aspettava che il ciclo di vita dei tablet sarebbe stato simile a quello dei telefonini, ma molti possessori di tablet tengono lo stesso dispositivo per più di tre anni, a volte anche più di quattro anni”, spiega l’analista Ryan Reith. A prolungare il ciclo di vita dei tablet, prosegue, sono due fattori: la compatibilità delle applicazioni con i dispositivi più vecchi, soprattutto per quanto riguarda gli iPad, e il crescente uso dello smartphone per attività tipiche del computer”.