Google.com, nella su estensione più ampia, dovrà garantire il diritto all’oblio a tutti i propri utenti. E’ proprio l’Unione Europea ad indicare questo obbligo all’azienda, specificando come esso non riguardi solamente le piattaforme “regionali”, come Google.co.uk, ma anche quella generale e più ampia.
In particolare, le disposizioni ed i regolamenti provenienti dall’Unione Europea hanno indicato come i motori di ricerca, da Google.com a Yahoo fino a Bing, dovranno rispettare il diritto dei propri utenti di vedere cancellate le informazioni relative alla propria persona che siano ormai obsolete e che si possano definire irrilevanti, proprio quello che in termini editoriali si indica come “diritto all’oblio”, cioè diritto a vedere cancellate delle informazioni che riguardino una persona e che siano state pubblicate tempo prima, non mantenendo più la propria valenza informativa.
Secondo le rilevazioni effettuate sei mesi fa in relazione ai risultati di una ricerca su Google.co.uk almeno il 41% link erano passabili di cancellazione per questo motivo.
Ma i vertici di Google non sembrano essere d’accordo con le richieste provenienti dall’Europa. Infatti, secondo Eric Schmidt, direttore esecutivo dell’azienda, gli europei utilizzerebbero quasi sempre le piattaforme locali per effettuare le proprie ricerche, in luogo di Google.com. Quindi, secondo questo punto di vista sarebbe necessario intervenire solo sui link delle derivazioni locali del sito più ampio.
Le nuove linee guida dovranno vedere un intervento entro la fine della settimana, ma sembra che per Google.com non si possa immediatamente intravedere un intervento che garantisca un diritto totale all’oblio, anche perché la struttura del motore di ricerca è piuttosto complessa e richiederebbe massicci interventi per adeguare i risultati alle richieste europee.
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